MAGLIONCINO ROY

Nell’autunno inverno 20/21 la creatività di molti stilisti si è spostata su capi a maglia e ad uncinetto. Se la loro parola d’ordine è osare, noi non possiamo essere da meno. Quindi sì a capi oversize, sì a capi scivolati e ampi, sì’ a maniche importanti e come sempre tanto colore. A volte guardando questi capi pensiamo:” non lo metterei mai!” In realtà molti di quei capi non finiscono nelle boutique, ma sono la sintesi del loro processo creativo, da cui poi verranno estrapolati maglioni, cappotti, pantaloni ecc….del pret a porte…

Quindi perchè non prendere qualche spunto utile?

dal web
dal web

Fili spessi e capi voluminosi, scivolati o oversize, sia da uomo che da donna. Si va dal total look monochrome a fantasie più decise e colori contrastanti. Spaziando in questa immensa distesa creativo, si può ricavare davvero di tutto.

Partendo dall’idea dei colori naturali e tinta su tinta, volendo un capo morbido con maniche ampie, ecco che nasce il maglione Roy. Le sfumature danno quel tocco di casualità che spesso mi piace sperimentare. Finche il maglione non è ultimato, non hai mai la resa d’insieme dei pezzi e solo nel momento dell’indosso, mi rendo davvero conto di come il colore ha giocato sul carattere complessivo del maglione.

Partiamo…

Per realizzare questo maglioncino, andremo a realizzare 4 pezzi. Che sono 2 maniche e 2 pannelli.

Il pannello posteriore: lavorato tutto a punto alto, con un piccolo bordo, creato alternando i punti alti con i punti alti a rilievo. Motivo questo che ritroveremo sui polsini e sul collo. Per l’avvio, in base al filo e alla mano, dovrete caricare le catenelle necessarie per arrivare a coprire metà della vostra circonferenza.

Es... se la vostra circonferenza maggiore è di 102 cm, ogni pannello, dovrà essere di 51 cm. Se poi vi piace il capo ampio, mettete pure qualche cat in più. Il mio pannello posteriore, misura 48×52. Se la larghezza deve corrispondere a metà della vostra circonferenza, la lunghezza della maglia è un fatto di gusto. Di norma una maglia da donna è di 55 cm.

Dopo avere realizzato il primo pannello, avviate nello stesso modo il secondo. Io ho inserito in tutto 55 cat. Queste dapprima vengono ripassate a pa. Poi si avvia una prima riga con punto alto e punto alto a rilievo dietro. Poi un secondo ed ultimo giro in cui lavorare 1 pa e un punto alto e rilievo davanti. Fatta la parte inferiore, si prosegue fino al punto in cui decidiamo di creare lo scollo a V. Per lo scollo non c’è una regola. Io ho lasciato 15 cm che come vedete, mi da modo di accennare lo scollo, senza renderlo troppo profondo. In questo modo potrò indossare il maglione anche senza la camicia. Se invece alla camicia o al dolce vita non rinunciate mai, fate lo scollo più profondo. Almeno 5/10 cm in più. Quindi vi regolate sul primo pannello. Il mio è di 52 cm. Quindi facendo 52-15= 37 cm, so che posso procedere per una altezza di 37 cm prima di separare la lavorazione e ricavare lo scollo.

Per lo scollo, prendete il centro del vostro pannello. Marcate e non lavorate la maglia centrale. Quindi avviate una prima metà lavorando il bordo esterno dritto, mentre la parte interna va modellata mediante le diminuzioni. Andrà fatta una diminuzioni in partenza e una in avvio pe rogni riga di lavorazione.

pannello posteriore 48×52
pannello anteriore con scollo a V

Fatta la prima metà procederete nell’altra nello stesso modo. Per non avere difficoltà, fate così. Prendete la misura dello scollo sul pannello posteriore e contate a quante righe corrisponde la scollatura. Nel mio caso 15 cm sono 8 righe. Quindi saprete quante righe lavorare con le diminuzioni sul pannello anteriore.

Ricavati i due pannelli che avranno le misure che meglio si accordano con la vostra taglia, passate alla realizzazione delle maniche.

Le maniche non sono difficili, ma bisogna capire il meccanismo, in modo da poterle facilmente replicare con qualsiasi tipo di filo. Vi lascio lo schema…

Partiamo dal polsino. Io con l’uncinetto 8 ho avviato 18 cat. Le ho chiuse in cerchio e poi ho avviato il primo giro a punto alto. Nei due giri successivi, ho replicato il motivo che avevo già creato sui pannelli. L’alternanza di punti alti con punti alti a rilievo davanti. Dopo 4 giri il posino è pronto. Quindi si passa alla manica vera e propria.

Per la manica avvio dapprima un giro di aumenti, per darle la vestibilità e l’ampiezza giuste. Quindi lavorando solo aumenti, passate da 18 a 36 pa. Questi punti li manterremo invariati fino al giro 19. Come vedete dallo schema, per dare movimento e ampiezza alle maniche ho fatto affidamento su un punto molto scenografico che è il punto popcorn. Simile al punto nocciolina, ma più voluminoso. Per creare i punti popcorn, si dovranno lavorare nella stessa maglia di base, 5 punti. Un punto alto, 3 maglie altissime e 1 pa. Chiudendo la prima maglia e l’ultima, formiamo il punto popcorn.

Per non caricare troppo le maniche, ho aumentato progressivamente il numero di giri di punti alti. Se infatti tra la prima e la seconda riga di punti popcorn, ho messo un solo giro di punti alti, tra le seconda e la terza i giri sono diventai 2, poi 3, poi 4…poi 5. L’effetto di pienezza si avrà in basso verso il polsino, mentre nella parte alta la manica si alleggerisce.

Per rendere la manica più ampia ho lavorato due giri di aumenti. Il giro 19 e il giro 24. Quindi si passa da 36 a 42 pa e chiudiamo con 48.

Se non preferite la manica ampia, potete tranquillamente evitare di lavorare queste ultime due righe di aumenti. A patto però che l’ampiezza della manica sia giusta per la vostra taglia.

Se avete un filo diverso fate così.

Avviate le cat di numero pari. Le chiudete in cerchio quando il loro numero vi permette di ricavare un polsino adatto alla vostra mano. Fate poi i giri con punto alto alternato a punto alto a rilievo. Il numero di giri è facoltativo. Quindi vi alzate con un primo giro di aumenti e avviate la lavorazione a punto popcorn. Seguendo più o meno la tabella. A cosa dovete fare attenzione? Ai volumi. Se il filo che avete è molto più sottile, con ogni probabilità dovrete fare gli aumenti non verso la fine della manica, ma anche nella parte iniziale.

Importante da sapere è la sequenza dei punti popcorn. Con 36 punti alti, ho un multiplo di 6, quindi ho fatto 5 pa+ 1 p.popcorn. Se la sequenza di maglie che avete non vi permette di avere questo multiplo, lo potete cambiare. Ricordate però che ogni volta che fate i giri con gli aumenti, io li ho fatti nei giri 19 e 24, cambia il numero di punti alti tra un popcorn e l’altro. Per gli aumenti. Non dovranno essere 6 per forza. Se avete il multiplo di 5 gli aumenti saranno 5, se avete il multiplo di 7, gli aumenti saranno 7.

Il vostro obiettivo è quello di avere una manica proporzionata la vostro braccio.

Per la lunghezza della manica, vi regolate in base alla vostra altezza, oppure prendete la misura da un altro maglione. Nel mio caso la lunghezza è di 52 cm.

manica

Realizzati i due pannelli e le due maniche, siete pronte per la confezione.

Per prima cosa prendete i due pannelli. Ponete i dritti all’interno e all’esterno fate capitare i rovesci. Cucite prima le spalle con ago e filo. Poi con un marker segnate lo scalfo. Avendo già la manica fatta, vi basterà accostare la manica ai pannelli e segnare lo scalfo esatto.

scalfo manica

Quindi cucite anche i lati e restando sul rovescio inserite poi le maniche. Per la manica, inseritela dal collo e fissatela all’interno dello scalfo, quindi cucite.

Visto che lo scalfo è preso su misura con la manica, le parti andranno a corrispondere alla perfezione. Cucite prima una manica poi l’altra e rigirate la maglia. Adesso maniche e corpetto saranno tutti dal dritto.

Tocca al collo. Lo scollo così com’è va già bene, ma a me piace coordinare i dettagli e quindi ho deciso di ripassarlo eseguendo un giro di punti alti e punti alti a rilievo.

Questo è anche l’ultimo passaggio. Il vostro maglioncino è completo e pronto per essere indossato. Vi anticipo che il maglione è caldo, morbido e confortevole sulla pelle. Terminata la lavorazione, prima di lavare il capo, me lo lascio indosso alcune ore. Così mi rendo conto se punge, se è caldo, etc… Questo sulla pelle è mobidissimo.

A proposito di lavaggio…. Prendete l’abitudine di lavare i capi prima dell’utilizzo. Acqua fredda o tiepida, poco sapone liquido e un goccio di ammorbidente. Non lasciate i capi in ammollo per ore. Al primo lavaggio strizzate delicatamente a mano se la lana è delicata, altrimenti potete togliere l’eccesso di acqua in lavatrice con un giro di centrifuga a 400 giri. Stendete sempre sul piano e lontano dal sole.

Per questo progetto ho usato..